Akadama in acquario, cos’è e come usarla

Akadama in acquarioL’Akadama è un terriccio “drenante”, cioè NON è un terriccio FERTILE o terriccio FERTILIZZATO.
E’ un tipo di argilla di origine vulcanica, raccolta in Giappone.
E’ un buon substrato per il radicamento delle radici, è usato nell’arte dei BONSAI proprio perchè permette all’acqua di bagnarlo ma senza che questo ne trattenga troppo e crei pericolosi ristagni.
Costa molto meno dei fondi ADA o Elos, più o meno quanto i fondi di altre marche, e un po’ di più del semplice ghiano di quarzo, detto anche “policromo”.

L’Akadama è quindi un substrato che non tende a compattarsi…

a differenza dell’argilla, ad esempio, garantendo così un’ideale ossigenazione della pianta a livello radicale. Si può trovare nei garden, ed anche in alcuni negozi di acquari, specialmente quelli online, con 2 differenti granulometrie: media e piccola. La piccola è da preferire, l’altra dona all’acquario l’aspetto di un “campo dissodato”, insomma non è molto naturale…
Anche dopo ANNI, a meno di non usare spessori del fondo molto elevati, l’Akadama non si compatta. Personalmente ho avuto lo stesso identico fondo di Akadama con una minima parte di pozzolana, per circa 6 anni. :-O

Qui si vedono bene i granuli di terra, con qualche lumachina negli interstizi…
L’ho cambiato proprio di recente, per provare a mischiarlo al 50% con la “famosa” Flourite, quindi mi sono reso conto perfettamente del suo stato dopo tutti questi anni: dove il fondo era più alto di 7-8 cm la parte più profonda aveva perso la granulometria originaria, diventando quasi sabbia, ma comunque non si è mai compattata veramente, con il relativo pericolo della formazione di zone anossiche (senza ossigeno).
Mi permetto però di sconsigliare l’utilizzo della sola AKADAMA in layout particolari dislivelli, meglio allora mettere sotto le zone più alte delle spugne (quelle classiche blu con le maglie più grandi), anche perchè le radici delle piante non hanno bisogno di tutta l’altezza per radicarsi per bene. Anche i grandi Echinodorus con 8-10 cm sono più che soddisfatti, tanto che andando a sradicarli spesso è realmente faticoso.

Ricordate che l’akadama abbassa la durezza dell’acqua, per cui i primi giorni noterete l’abbassamento di KH e GH, usate quindi più acqua di rubinetto del normale. La situazione tende e normalizzarsi nel giro di 2-4 settimane. E’ qualcosa da non sottavlutare, specialmente in abbinamento all’utilizzo dell’anidride carbonica.

Come aggiungere il fertilizzante al fondo per renderlo quindi un “fondo fertile” per le piante dell’acquario?

Le possibilità sono molteplici.
Personalmente ho seguito in passato il “vecchio” sistema che prevedeva sotto l’akadama la pozzolana, sotto ancora palline di Osmocote (fertilizzante a lento rilascio) adagiate su una spolverata di carbone attivo, utile a “impregnarsi” di fertilizzante (l’osmocote, appunto) per poi cederlo ancor più gradualmente all’acquario.
Se si ha in mente di partire già con molte piante questo sistema è ancor oggi valido.
Altrimenti si può mettere sotto l’Akadama del fondo fertile ad uso acquariofilo oppure delle TABS, in pratica delle “grosse” palline di fertilizzante prodotto da un po’ tutte le aziende che vendono fertilizzanti per acquario. Fra i 2 sistemi potrei indicare il primo per chi vuole usare un susbtrato più alto…così è minore il rischio di vederlo “ripresentarsi” in superficie per le opere di piantumazione, potatura, ecc.

L’akadama va sciacquato prima di essere messo nell’acquario?
Assolutamente SI!!!
E va pulito molto bene…infatti è MOLTO sporco…se non lo sciacquate ripetutamente vi ritroverete la vera MELMA prima in superficie e poi sul fondo dell’acquario, che si ripresenterà ad ogni sifonatura o movimento del terriccio. 😉

13 Comments

  1. Ciao Raffaele, sono Silvano da Vicenza. Innanzitutto volevo ringraziarti per i consigli sulle piante a crescita rapida, mi sono serviti molto per migliorare la situazione nel mio acquario. Volevo chiederti, a proposito della miscela di akadama e fluorite lo scopo di quest’ultima è come aiuto alla fertilizzazione, giusto? Oh c’è anche un motivo estetico? Te lo chiedo perchè avrei intenzione di allestire un piccolo plantacquario/caridinaio e volevo provare ad usare questo tipo di fondo, magari per usarlo in futuro su di un acquario più grande. Grazie delle delucidazioni, e come sempre un complimenti per il sito!

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    • Admin

      Ciao Silvano, la Fluorite sembra aiuti le piante rispetto alla semplice akadama… devo dire che, nella mia esperienza, non ho riscontrato differenze rispetto alla più economica miscela akadama+pomice. Esteticamente in effetti è più gradevole invece.

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  2. Ok, grazie mille per la precisazione!

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  3. Ciao, io vorrei utilizzare l’akadama per il mio acquario in fase di allestimento, ma piuttosto che metterlo come substrato, lo userei in fondo a tutto, con in mezzo del terriccio fertilizzato e sopra della sabbia “indiana” di granulometria 0.8-1.2, come lo vedi?
    Che intendi poi per mischiarla con la fluorite? Metterle insieme e fare un bel minestrone prima di spargerla?
    Grazie e ciao

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    • Admin

      mmmm, a meno che non usi una retina per dividere i substrati… credo che ti ritroverai tutto al contrario nel giro di 3-4 mesi. 🙂
      Perchè l’Akadama, anche la “fine”, NON è fine come la sabbia e neanche come il terriccio, è più “a sassetti”.

      Io ho provato un allestimento con Akadama e Fluorite appunto mischiate… effetto estetico niente male, ma non so se per colpa di questo la vasca non è mai andata bene con le piante.

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  4. quindi dici di mettere solo akadama + fertilizzante come fondo? Scusa ma non ci sto capendo più niente, c’è chi dice una cosa e chi dice completamente l’opposto, non so più a chi dare i resti….
    A vista sinceramente mia piace poco, sia per il colore che per la forma, quindi la volevo coprire con qualcosa di più bello, ma se mi dici che rischio il minestrone finale, ci penso un po.
    Grazie

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    • Admin

      Ma se non ti piace… Perché la vuoi mettere??? Se poi vuoi cmq avere sia fondo fertile che sabbia, metti:
      – dietro fondo fertile con sopra un ghiaino qualsiasi
      – elementi di divisione come rocce e/legni
      – e davanti solo sabbia, sulla quale non crescera’ nulla mantenendo l’effetto di profondita’

      O avevi altro in mente? Tutt’e 3 cmq ti si mischierebbero piantando e ripiantando.

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  5. ahahahah, hai ragione, devo pensare bene se voglio un fondo più naturale con l’akadama o meno con del ghiaino/sabbia.
    Grazie comunque

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  6. Ciao a tutti volevo chiedere a chi ha provato l’Akadama……siccome preferirei non mettere troppi tipi di materiale nel fondo per evitare i rimescolamenti , sarebbe sbagliato evitare la pozzolana e metere solo akadama e osmocote?…..sono molto simisi come colore e granulometria e quindi non dovrebbe creare reoppi problemi un rimescolamento……Grazie

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    • Admin

      attenzione che di osmocote ne va POCHISSIMA, quindi non ci son problemi “estetici” perchè deve stare sotto e rimanere là… tante volte spuntasse può capitare ma è talmente piccola e poca che è difficle vederla.
      Per me puoi comunque farlo, solo che in teoria la pozzolana servirebbe a trattenere il fertilizzante più a lungo possibile, cedendolo poi ancor più lentamente all’acqua. Se non la usi allora mettine ancora meno del solito, per poi tornare ad aggiungerne dopo qualche mese. Questo per evitare troppe alghe all’inzio

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  7. Grazie della risposta……..ma a tuo parere è una buona soluzione o per avere un acquario ben piantumato stile ADA ossia pratino principalmente ma comunque anche piante di altro genere?Oppure buttarsi sui fondi ADA è l’unica , anche se costosa , soluzione?
    Ricapitolo , Akadama + ….. ? oppure ? Grazie ancora!

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    • Admin

      sconsiglio l’Akadama per il pratino, a meno che non si tratti di acquari oltre i 300 litri e per il prato si voglia utilizzare qualcosa di più “grosso”, tipo echinodorus. Perchè per i pratini bassi l’Akadama è troppo grosso anche nella sua versione “fine” e farla attecchire è praticamente impossibile. In questo caso si può scegliere la Flourite come soluzione via di mezzo fra l’economia e l’ADA. Per acquari sotto i 60 litri consiglio di andare direttamente su Akadama perchè allora il costo diventa più contenuto ma i risultati saranno migliori.

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  8. ciao a tutti.. ho appena acquistato una pozzolana avente una granulometria ahimè troppo fine. devo comunque lavarla prima di posizionarla sotto l akadama?

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