Il prossimo acquario dolce: Iwagumi copiato

Vorrei rifare l’acquario tropicale dolce che ora ospita 2 Discus, una coppia di Altispinosa (ciclidi nani) e 3-4 micro pescetti “superstiti”, uno per ogni specie praticamente…gli highlander. 🙂

Quello che vorrei realizzare è, per la prima volta, una copia di un’acquario visto su internet, magari che abbia anche una scheda tecnica per poterne valutare la parte tecnica in confronto alla mia. Se non proprio una copia comunque una riproduzione molto federe. 😉

E soprattutto vorrei realizzare un IWAGUMI…perchè è semplice, con 2, 3 o al massimo 4 specie di piante e pochi pesci, e facilmente visibile e apprezabile sia dal vetro frontale che dai 2 laterali.

Rocce giapponesi organizzate secondo lo stile IWAGUMI (ZEN)

Cos’è un IWAGUMI? E’ un allestimento di sole rocce, cioè senza legni come quelli che ho fatto fino ad oggi, rocce in numero dispari o in gruppi di rocce dispari, che deriva dall’allestimento dei giardini ZEN giapponesi.

Ecco un esempio di un’allestimento che potrebbe essere sia un giardino Zen che un acquario Zen. 😉

Molto semplice, minimalista, una rappresentazione simbolica della natura. Come dice lo stesso T. Amano in un PDF sull’utilizzo delle rocce in acquario (di cui non trovo più il PDF!!!), anche se la composizione di un allestimento Iwagumi è semplice, non si può realizzare un Iwagumi dall’aspetto naturale senza considerare seriamente l’equilibrio tra dimensioni, posizione, angolatura e orientamento delle rocce. Queste infatti saranno angolate per creare l’idea del flusso dell’acqua, la loro posizione e soprattutto l’orientamento devo riuscire a far percepire un’immaginario flusso d’acqua che scorra fra le loro pareti. Il classico IWAGUMI potrebbe essere quello in cui, su una prateria di glossostigma (piccole piante che si propagano a stoloni) si ergono 3 rocce alte e strette. Il praticello esalta la dimensione verticale delle rocce. (esempio 1 con la sua ANALISI, esempio 2, esempio 3)

Tutto questo seguendo per quanto possibile le regole di Takashi Amano, anche senza dover poi comprare tutti prodotti ADA per l’allestimento dell’acquario.

Per le rocce credo che, a meno di non trovare qualcuno che le semi-regali, eviterò lo SPLENDIDE rocce dell’ADA e prenderò ad esempio le DRAGON STONE che vende ABISSI o le Seriyu Stone, che vende sempre Abissi, anche online…però non le possiamo scegliere, a circa 10-12 euro al KG, anche perchè posso andare a scegliermele “una ad una” visto che il negozio è qui a ROMA. 😉

Oppure proverò a trovare queste stesse rocce in qualche vivai, magari qualcuno specializzato in bonsai dovrebbe averne…

In questo nuovo allestimento vorrei anche

  • usare qualche piante che non ho mai avuto o coltivato per lunghi periodi, per conoscerla meglio, ad esempio mi “stuzzicano” e vorrei inserirle nel prossimo layout, se possibile: Pogostemon helferi, Glossostigma Elotinoiedes, Eleocharis acicularis
  • mantenere delle piantine gallegianti come oggi (troppo simpatica e utile la Lemna minor!)
  • inserire una pianta che possa arrivare in superifice…magari che possa fare anche dei fiori…
  • mantenere basso il carico organico perchè le piante a crescita rapida saranno poche, quindi se i 2 Discus che ho ora si troveranno a loro agio, saranno accompagnati solo da otocinclus e Corydoras, altrimenti darò via questi 2 Discus per mantenere (classico negli IWAGUMI) un grande branco di pesci piccoli, credo tornerei agli ultra apprezzatti Cardinali

Questi i layout che avrei scelto

Acquario in stile IWAGUMI, trovato fra i migliori piazzamenti dell'AGA contest 2007 Un acquario in stile IWAGUMI, del grande maestro Takashi Amano!

Piccolo acquario, sempre in stile ZEN Iwagumi, di Takashi AMANO Acquario IWAGUMI dell'ADA, con sfondo costituito da Eleocharis vivipara

24 Comments

  1. Ciao anche io sono di roma e anche io vorrei tanto trovare un negozio ceh venda gli Altispinosa…sapresti dirmi tu dove li hai presi oppure dove li hai visti?
    un’altra cosa, mi sono documentato un pd’ su questi pescetti e da quanto ho visto nn credo che starebbero bene nell’ambiente che hai optato…ti spiego ho letto in parecchi post che gli alltispinosa hanno bisogno di parecchi anfratti e posti dove nascondersi e star riparati, come ad esempio le radici di mangrovia che fanno parte del loro habitat naturale. Cmq ad ogni modo mi farebbe piacere avere una tua risposta anche in merito a questo, magari ne sai piu di me e riesci ad indirizzarmi sulla strada giusta. ti ringrazio in anticipo.
    Mirko

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  2. Ciao Raffaele, sono roberto di Velletri, ex CIR, sono un po di anni che non ho acquari, ma in autunno finirò i lavori nella nuova casa e avrò un vasca 200x50x60h da allestire. Proprio oggi ho scoperto che il tipo di allestimento che volevo fare ha un nome, IWAGUMI, e ho trovato il tuo blog. Ora sto studiando il substrato, vorrei approfondire con te il discorso.

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  3. Anche io devo avviare un nuovo acquario da 200x40x60 e l’Iwagumi mi ha affascinato, inviatemi lo stato di avanzamento dei vostri lavori con foto così da prenderne spunto e consigli. Apena inizierò i miei lavori farò altrettanto.
    PS non avendo mai avuto un acquario con filtro esterno e di tali grandi dimensioni vi chiedo consiglio. Basta un solo filtro con prelievo+entrata dell’acqua nell’acquario su di un lato oppure posso usare 2 filtri con prelievo+entrata sui due lati sfasando le bocchette così da creare circolazione? Ed il C02 in quanti punti lo metto?
    Grazie ciao Fabio

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  4. Admin

    Inviarti qualcosa non è possibile, puoi però rimanere sintonizzato su questo blog…ad esempio iscrivendoti ai feed.
    Per la filtrazione, per l’iwagumi con piante basse secondo me basterebbe anche un singolo filtro, manutenuto bene, pulito spesso, ecc.
    Se invece poi ti dovessi ritrovare con una selva di piante o tronchi che spezzano il flusso dell’acqua, allora 2 filtri diventano opportuni, secondo me.
    Per la co2 meglio sdoppiarla, mettendola subito sotto l’uscita dell’acqua del filtro e dalla parte opposta dell’acquario. Comunque distante dalla bocchetta di entrata dell’acqua nel filtro.

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  5. Grazie,
    stavo pensando di comporre l’iwagumi con dell’ardesia al posto delle costose Dragonstone, mi sono informato su vari siri e la composizione non è calcarea e non intacca il ph dell’acqua. Cosa ne pensi? Essendo di un colore grigio e abbastanza sfaccettata si potrà creare un buon impatto visivo soprattutto per il mio acquario che sarà stretto poco meno di 40 cm, così facendo si dovrebbe riuscire a creare il gusto flusso di corrente.

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  6. Admin

    direi che anche l’ardesia è ottima, ma hai già trovato dove comprarla? Quanto la pagheresti? Io le Dragon stone le ho trovate in offerta a 4,5€ al kg…non è tanto, è quanto costano più o meno delle rocci-one nei garden.

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  7. Acquistarla in negozi specializzati in acquariologia ha ha un prezzo in linea a quello che tu hai speso ma abitando in Piemonte conto di poter fare una gita fuori porta e di raggiungere una delle cave nel Cuneese o in Liguria, qui proverò a chiedere degli scarti (magari gratis) visto che a me interessano delle forme irregolari e non la classica lastra che fa dell’ardesia la sua peculiarità.
    Proverò anche a visitare uno dei negozi che propongono prodotti ADA con la speranza di trovare le Dragonstone al prezzo che tu hai trovato a Roma.

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  8. ciao, sono rimasto veramente affascinato da questo tipo di acquario.. volevo sapere quali erano le dimensioni “minime” per poter provare ad allestirne uno!! visto che ho anche un altro acquario non volevo qualcosa di troppo grande..

    Ti ringrazioe e complimenti per il blog!!!

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    • Admin

      Grazie per i complimenti, sempre graditi! 🙂
      In realtà proprio NON ci sono dimensioni minime, anche in questo sito puoi trovare esempio di acquari “zen” di 60, 40, 20 o anche 10 litri.
      Addirittura guarda qui: http://www.acquariando.info/acquario-dolce/altri-mini-acquari/97/

      Personalmente ti consiglio di provare con un cubo di 20 litri. Così spendi poco ma hai un minimo di spazio anche per qualche pesce. Meno litri diventa veramente tutto più difficile.

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