Alimentazione dei coralli nell’acquario marino

spyrogira di notteGrazie all’amico Danilo Ronchi mi sono rinfrescato un po’ la memoria sulle esigenze di alimentazione dei coralli in acquario. Ha scritto un bell’articolo, ricco di sue foto, sul blog DaniReef, dedicato all’acquariofilia “salata”.
Ricordo infatti che, oltre alla luce che alimenta le alghe simbianti (Zooxantelle), i coralli si alimentano in modo eterotrofo (dall’esterno): il meccanismo principale coinvolto nell’ingestione di pico, nano e micro-plankton ed altre piccole prede richiede la produzione di un film di muco… e poi da qui viene raccolto dai piccoli tentacoli.
Ormai sono un paio di anni che ho dismesso l’acquario marino, ma cerco di tenermi aggiornato di tanto in tanto.
Continuo ad esempio a leggere volentieri soprattutto nel campo dell’alimentazione di pesci e invertebrati, sulla loro riproduzione in acquario, sul cibo vivo e le colture di fitoplancton e zooplancton.

Dell’articolo mi ha colpito una frase, che riporto: “Esperimenti condotti dal zoologo marino Dr. Ronald Shimek nel 1997 hanno mostrato che per mantenere in un acquario di coralli mediamente popolato da 300 litri i livelli di alimentazione planctonica come presente in natura si dovrebbero fornire circa 270 grammi di mangime umido al giorno, un valore che manderebbe in crisi ogni nostro sistema. Da questo discende direttamente che i nostri coralli sono fortemente sottoalimentati dal punto di vista eterotrofo.

E se avete mai visto un acquario marino di notte… con un piccola torcetta, sapete quanto sono FAMELICI e SPIETATI i coralli, con i loro polipi estroflessi, a volte per decine di cm, capaci di acchiappare qualsiasi cosa passi loro vicino.

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