Cos’è un Riparium? Un paludario che simula una riva di fiume?

Riparium, un acquario mezzo pieno e mezzo vuotoRicetta per un RIPARIUM, altrimenti traducibile in italiano con “paludario di RIVA“:

  • 1/3 di acqua (meglio metterla in basso…per comodità. 🙂 )
  • 1/3 di belle piantine
  • 1/3 di aria

Quindi, un riparium è un acquario aperto (senza comperchio…potete anche scoperchiare i vostri acquari commerciali, nessuno lo vieta!) con 1/3 di acqua dove nei restanti 2/3 possano crescere emerse alcune piante, piantate in qualche modo subito sotto il pelo dell’acqua per le piante “da laghetto” o da acquario che possano crescere anche emerse (Echinodorus, Hygrophila, Bacopa monnieri e tante altre), e invece subito sopra il livello dell’acqua per le piante terrestri, magari tropicali visto che si troveranno in un ambiente abbastanza umido e caldo, sotto le lampade (neon, HQL o HQI  che siano) e subito sopra ad acqua intorno ai 24-26 gradi.
Per arrivare ai risultati visibili in foto, possiamo usare alcuni vasi e vasetti di plastica attaccati con le ventose al vetro posteriore, oppure appoggiati a rocce o legni, e volendo si può usare un qualche tipo di galleggiante (ad esempio la gomma piuma compatta, tipo quella usata in alcuni tappetini per la cucina o per i cassetti) per sorreggere emersi foglioline e rami che altrimenti scenderebbero in acqua…legati ai tronchi o anch’essi ancorati con ventosa al vetro.
Formano una specie di praticello galleggiante molto attraente (ricordiamo comunque che la parte bassa sarà in ombra. Un ombra non-totale ma sempre ombra, per cui le piante agli angoli possono essere anche un po’ più esigenti (compatibilmente con la copertura delle lampade che montiamo), mentre proprio sotto le piante emerse possiamo posizionare sassi o legni con muschi e qualche pianta poco esigente in fatto di luce, come le Anubias o il Microsorium.

Altra tecnica interessante

Qui un bell’esempio con ambientazione MESSICO (un biotopo…più o meno) e un bel post nel forum di AquaticplantCentral molto esplicativo, poi un blog sull’argomento.

E qui qualche prodotto specifico e alcuni articoli in costruzione.

Fino ad oggi, per tutte le varie sfumature di allestimento, flora e fauna, posso ricordare l’esistenza di parecchi nomi per gli acquari allestiti con poca acqua: paludari, terrari, plantari, vivari e questi “nuovi nati”, i RIPARI. 🙂

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