Da tanti anni pensavo di allevare qualche Killi in casa, mi sono sempre piaciuti i pesci piccoli e colorati… a partire dai “sempreverdi” Guppy (Poecilia reticulata). 🙂 Poi per mancanza di spazio per vaschette e a accessori vari per accoglierli al meglio, ho sempre rimandato…ora i tempi sono più maturi, ho messo 2 piccoli acquari in bagno e son partite le prime esperienze con i killifish della specie Austrolebias nigripinnis.
Condivido quindi qualche mio appunto, riflessione, fotografia, link utile, sperando che quanti più possibile vengano al congresso AIK a Ferrara, a metà aprile.
Partiamo dalle basi: le associazioni più conosciute sono l’italiana AIK e l’americana AKA. Su entrambi i siti, quindi sia in italiano che in inglese, trovate alcuni articoli dedicati proprio ai principiante, con gli elementi base per conoscere questi particolari pescetti che provengono un po’ da tutto il mondo.
Quindi io mi limito ad una specie di micro-FAQ Frequently Asked Questions): .
- cosa sono i Killi?
- pesci che vivono nelle pozze d’acqua, piccoli torrenti e laghi, in acque dolci o salmastre. fanno parte della famiglia dei Ciprinodontidi e si dividono in annuali, semi-annuali e non-annuali a seconda della loro vita media. Provengono da molte regioni del mondo, in particolare dalle Americhe e dall’Africa
- possono essere alimentati solo con cibo vivo o surgelato?
- no, ma per la maggior parte delle specie non è facile trovare un cibo secco a cui si abituino. Quindi meglio partire dall’idea di fare naupli di Artemia salina spesso e volentieri, mettere un po’ di cubetti di surgelato pronti e provare poi vari tipi di piccoli granulari e mangimi in fiocchi.
- possono vivere in “acquari di comunità “?
- no, solo alcune fra le specie più tranquille è possibile che si riesca a farle convivere con pesci molto tranquilli e pacifici e in acquari di dimensioni medio-grandi, ma nella maggior parte dei casi la convivenza con altre specie è difficile che rimanga pacifica
- in quanti litri è possibile tenerli?
- c’è chi tiene una coppia o un trio a anche in 4-5 litri. Diciamo che vaschette da meno di 10 litri sono sconsigliabili, mentre è possibile allevare 2-3 maschi insieme a 5-8 femmine in acquari di 40-50 litri.
- la riproduzione è facile?
- si, ed esiste la particolarità di poter estrarre il substrato di deposizione, ad esempio la torba, con le uova deposte e fecondate dal maschio, per tenerle in bustine, sacchetti o scatolette al difuori dell’acquario. Questo facilità lo scambio di specie fra appassionati di tutto il mondo, con la possibilità anche di spedirle a lunghe distanze.
- e’ facile trovare esemplari di Killi nei negozi di acquari?
- no, per via del loro prezzo di vendita che non può essere bassissimo, del fatto che alcune specie, appunto annuali, vivono pochi mesi da quando sono adulti e quindi “commerciabili” in negozio e poi perchè è preferibile tenere ogni specie in un piccolo acquario a lei dedicato.
E sono pochi gli appassionati di acquari disposti a dedicarne uno, anche piccolo, ad una singola specie.
- no, per via del loro prezzo di vendita che non può essere bassissimo, del fatto che alcune specie, appunto annuali, vivono pochi mesi da quando sono adulti e quindi “commerciabili” in negozio e poi perchè è preferibile tenere ogni specie in un piccolo acquario a lei dedicato.
Quali le specie che mi piacciono e potrei allevarem oltre agli A. Nigripinnis:
Simpsonichthys magnificus, carlettoi, Picturatus, reticulatus, urucuia, antenoti o heloplites, fuliminatis, parallelus
Magnifico Killi annuale sud americano, arriva a 4 cm di lunghezza!
Le differenze fra il magnificus e il picturatus consistono in una maggiore percentuale di verde nella colorazione del magnificus. Ha bisogno del riscaldatore? Perchè sembra che la temperatura minima di allevamento è di 23°.
5 mesi di diapausa, depone sul fondo. PH consigliato, da 7 a 7.5
Annuale particolarmente colorato, piccolissimo (4-5 cm al massimo) e interessante, sembra facile da allevare. Leggendo alcuni feedback di chi lo ha allevato, non è chiaro se posso essere tenuto in acquari anche con altri pesci. Sembra che si possa riuscire se i coinquilini sono molto tranquilli, ma alcuni sembra invece siano riusciti a tenerli in acquari anche ciclidi nani.
Raccolto la prima volta, pare, nel 1997, questa specie è l’unica del genere che presenta una colorazione blu-verde intensa senza rosso nel corpo e nella coda e con una femmina che presenta una colorazione simile (ma molto meno intensa) al maschio.
N. fuscotaeniatus si può allevare e riprodurre in acqua normale di rubinetto con un pH di circa 7-8 e una durezza totale attorno agli 11° DGH. La temperatura di allevamento deve essere di 22-24°C durante il giorno e scendere intorno ai 20°C la notte. La diapausa è di 2-3 mesi, lo stesso periodo dopo il quale i piccoli diventano sessualmente matori. Mentre l’acqua per la schiusa deve essere un po’ più fredda, fra i 16° e i 18°. I piccoli appena nati dalle uova riescono a predare i naupli di artemia e i genitori, a differenza di altre specie di notobranchius, non mangiano le proprie uova. Quindi per me come per molti amici acquariofili…a trovarne le uova, questo fuscotaeniaatus sarebbe un pesce perfetto da tenere anche senza riscaldatore in piccole vaschette.
Scheda dettagliata sul sito AIK
Nothobranchius Korthausae (in foto nella colorazione tutta rossa)
Molto particolare per le pinne di colore intenso e omogeneo, lungo al massimo 5 cm., la varietà rossa (non so se è proprio una specie…) è quella ritratta in foto, ma anche la varietà “normale” (yellow) è molto bella per le sue pinne gialle e nere, nettamente in contrasto con i colori verde e azzurro sul corpo. Come tutti i Notobranchius preferisce il cibo vivo, e con questo riesce a far risplendere al meglio i suoi colori. E’ un pesce tranquillo, facile da allevare e riprodurre, può vivere in gruppo e quindi è possibile tentare di farlo convivere con pesci tropicali di specie differenti.
Ho trovato info contrastanti sul PH desiderato… praticamente sembra possa vivere benissimo a qualunque PH, da 5.5 a 8…e con acqua di durezza molto variabile, anche dura.
Nothobranchius patrizii
Piccolino anche lui, questo killi arriva al massimo a 5 cm. Non ho trovato altre info utili…purtroppo.
Comunque mi piace… almeno dalle poche foto trovate
Nothobranchius rachovii , diffusa nel Mozambico (AFRICA) e in SudAfrica, nelle pianure costiere vicino a Beira e nelle paludi del Parco Nazionale Kruger.
Possono vivere anche sotto i 22°, anche se i migliori risultati si hanno con temperature fra i 22° e i 24°, la comune acqua del rubinetto va bene. Gli adulti raggiungono una lunghezza di 6 cm.
I piccoli appena nati, avannotti, mangiano da subito nuapli di Artemia salina e in circa 40-50 giorni i giovani rachovii saranno già in grado di riprodursi. Diapausa di 7-8 mesi, ma sembra che tenendo le uova a temperature alte, 26-28°, questa si riduca a 4-5 mesi.
Altre specie di Killifish di cui non ho ancora raccolto informazioni, ma ho goduto solo delle loro foto:
- Nothobranchius sp. MZHL 05-13Â “Mocimboa do praia”
- Nothobranchius Eggersi Red Rufiji
- Nothobranchius sp. Melele River MOZ 04-11
- Nothobranchius jubbi Warfa Blue
- Aphyosemion gardneri o Fundolopanchax gardneri
Fra i non annuali è forse il più facile da allevare - Aphyosemion coeleste
- Aphyosemion pyrophore
Una specie secondo me molto bella e particolare, ma che è sconsigliabile per un “principiante” di Killi:Pseudoepiplatys annulatus
http://www.killi.co.uk/speciesProfile/Pseudoepiplatys/annulatus/
Non annuali dell’Africa occidentale, delicati ma in natura abbondanti in Monrovia, in Liberia, Kasewi in Sierra Leone e Conakry (Guinea), produzione di uova ridotta, è facile vedere crescere i piccoli insieme agli adutli.
L’acqua deve essere acida, soffice e ricca di torba. Le uova sono piccolissime e purtroppo i piccoli appena nati è necessario siano alimentati con infusori o altri cibi piccolissimi. I naupli di artemia risultano troppo grandi.
Per la questione delle dimensioni degli avannotti li reputo non adatti alla specie che posso ospitare e far prosperare.
Risorse UTILI
Libri dedicati ai Killifish:
Siti dedicati ai Killifish
- www.itrainsfishes.net (di Franz Vermeulen)
- www.killi.co.uk
2 Maggio, 2009
ciao…ho riceuto a casa della torba con delle uova di Killifish della famiglia dei Nothobranchius: N. rachoviiNothobranchius rachovii …adesso ho aggiunto l’acqua e un pò di zucchero…per sviluppare i microorganismi….ma è giusto?cosa devo fare..sto iniziando solo oggi ad allevarli…AIUTOOOOOOOOOO!!!!
7 Maggio, 2009
Cerca su Google i metodi specifici per schiudere le uova di questa specie e poi per far crescere al meglio i piccoli.
Normalmente hai comunque bisogno delle uova di artemia per somministrare i naupli nei primi giorni, sono piccoli e mangiano solo queste. Dopo puoi provare con le artemie decorticate, se ti è più comodo. Ma se riesci a continuare a dare i naupli è sempre meglio
21 Febbraio, 2010
Ciao! Devo dire che sei molto bravo!! Bel articolo!!
Volevo chiederti se disponevi di uova di killifish da spedire.
Mi va bene qualunque spece!! Magari se e disponi più di una di spece a me piacciono:Nothobranchius fuscotaeniatus
Nothobranchius eggersi red
Nothobranchius eggersi kigongo
Austrolebias periodicus “Las cavasâ€
Austrolebias nigripinnis
Simpsonichthys costai
Simpsonichthys boitonei
Altrimenti vanno bene altre spece 🙂 Mi piacerebbe provare tantissimo!! Grazie in anticipo.
21 Febbraio, 2010
Ciao, sorry ma ormai killi non ne ho più. E’ stata una bella esperienza, ma come numero di avannotti e soprattutto sessi, sono stato sfortunato e quindi i miei killifish si sono estinti entro un anno di vita. 🙂
Per trovarli puoi fare riferimento all’AIK, oppure ordinare su Ebay delle uova dall’oriente. Ci mettono un po’ ad arrivare ma hai una buona scelta di specie.
13 Febbraio, 2011
Ordinate le uova ragazzi…io l’ho fatto e devo dire che i buon orientali maestri nell’acquariologia ti mandano uova e alimenti per la schiusa.
L’unica menata é che le uova arrivano ma non le puoi schiudere subito, spesso devi attendere il periodo di diopausa 🙂
28 Novembre, 2011
Ciao a tutti!
Io c’ho provato e dopo mezzora che avevo messo le uova nell’acqua sono nati…. tantissimi!
Adesso hanno pochi giorni e li sto alimentando con artemia viva e neupli decapsulati… Speriamo bene!
28 Novembre, 2011
Bravissima, i primissimi giorni sono i più difficili! Tienici aggiornati, è sempre interessante. Che specie hai acquistato?
28 Novembre, 2011
Allora ho acquistato:
Nothobranchius rachovii
N. eggersi blue e red
N. guentheri red
N. foerschi
N. eggersi solid blue
N. patrizii
N. palmquisti
e Simpsonichthys carlettoiw
spero solo che riescano ad alimentarsi, sono così piccini!!!
Quanto devo tenerli nella caschetta? io ho messo anche un’areatore, non so se va bene….la torba, la devo togliere?
Scusa per le 1000 domande, ma è la prima volta che provo ad allevare questa bellissima specie…
Grazie
Ele
28 Novembre, 2011
OK, ma ora cosa hai schiuso?
Son tantini… ma quante vaschette stai allestendo? Ti sei riempita casa! 🙂
Li devi mettere in una vaschetta a parte rispetto alla schiusa, la torba è sporca, trasferiscili in un’acqua chiaramente la più simile possibile a quella usata per la schiusa.
Puoi anche metterci un po’ di questa, un 10% per sicurezza, poi fai dei bei cambi giornalieri e lascia l’areatore.
Mi raccomando dagli da mangiare il pià spesso possibile, tanto da non sporcare il fondo di cibo non mangiato, ma spesso!
29 Novembre, 2011
Ciao,
oggi ho visto che stavano bene ed erano attivi, per avere solo 3 giorni.
Si, domani li trasferisco tutti se riesco a prenderli, in un’altra vaschetta con areatore.
Gli ho dato l’artemia, ma girottola tranquilla in vasca, per adesso non sono interessati, almeno sembra. Però ho visto che a volte si posano sul fondo, poi ripartono. Che dici, stanno bene?
30 Novembre, 2011
Forse hanno freddo? Che non mangino NON è cosa buona, dovrebbero essere FAMELICI!!!
Hai preso le artemie più piccole, cioè quelle che vengono dalla California? Altrimenti potresti avere delle specie che hanno bisogno di rotiferi nei primi 2-3 giorni… cerca info specifiche specie per specie, così quando ne schiudi una sai quella che esigenze. Spero tu non li stia schiudendo tutti insieme…
30 Novembre, 2011
Ciao, no non le sto schiudendo tutte insieme… I piccoli stanno bene, ho cambiato l’acqua come mi hai detto, ne ho trovati solo 3 morti… ne sono nati 87! Gli ho dato tantissime artemie, si quelle più piccole e li ho messi sotto la plafoniera perchè anche secondo me avevano freddo… non li ho visti mangiare…ma la loro pancina è rossa….
30 Novembre, 2011
se hanno la pancia rossa… allora mangina, quindi BUONO, se trovi molte artemie morte sul fondo, dai meno cibo così sporchi meno l’acqua.
1 Dicembre, 2011
Niente, artemie morte per adesso…. speriamo che non ne muoiano altri. Tra quanto potrò metterli in vasca? 2 settimane???
1 Dicembre, 2011
Dipende dalla vaschetta… Ne hai tanti, io terrei 10-20 piccoli in 3-4 litri per un paio di settimane, un’ottantina ti sporcano l’acqua piu’ velocemente quindi se li tieni inpiu’ litri si, altrimenti vedrai che gia’ in 10 giorni cresceranno tanto.
1 Dicembre, 2011
Ok, ora guardo, altrimenti cambierò l’acqua più spesso. Oggi li ho osservati bene quando gli somministavo le artemie, ma non mi sebrano così affamati…. bo, non so, cmq non ne sono morti altri…