3 ragioni per cui ringraziare i nano-reefers con i loro piccoli acquari
Credo che ormai un buon numero di acquariofili “salati” abbiano iniziato con nano acquari di barriera, i cosiddetti nano-reef, cioè piccoli acquari marini di massimo 100 litri di capienza, gestiti con diversi metodi, dal berline al DSB al metodo naturale, e non solo.
Quali sono però gli effetti che i nanoreef hanno avuto e stanno avendo tutt’oggi sull’acquariofilia marina in generale?
Le piccole vasche di barriera… sono appunto piccole, quindi ambienti particolari, che diventano spesso dei “laboratori” in cui gli appassionati di organismi marini mettono alla prova le teorie e le soluzioni più diverse, facendo da banco di prova per alcuni assunti che invece in determinati contesti possono essere rovesciati, o anche solo in parte ridiscussi. Sono insomma degli esperimenti continui, in cui purtroppo capita che qualche organismo animale perda la vita, è assolutamente vero, ma che nello stesso tempo sono convinto aumenti la conoscenza complessiva di questi organismi. Sempre che si affronti quest’hobby con la necessaria dose di pazienza, metodo, curiosità .
In certi casi, e questo lo reputo uno dei tanti, troppi soldi a disposizione abbassano la soglia di percezione del pericolo, ecco perchè ripeto spesso ai neofiti che l’acquariofilia è si un hobby costoso, ma meno di quanto si possa credere e soprattutto meno di tanti altri!
Vediamo quindi le 3 principali ragioni per cui ringraziare i nano-reefers con i loro piccoli acquari, perchè penso proprio abbiano migliorato l’acquariofilia marina nel suo complesso:
- Innovazione
Per i piccoli acquari marini è più facile spendere qualche ora nella creazione di un accessorio con il fai-da-te.
Sperimentare è la parola d’ordine, perchè fino a pochi mesi fa i prodotti appositamente studiati per i nano, micro e pico reef erano pocchissimi. E qualsiasi accessorio in un ambiente piccolo ha un costo così limitato che sperimentare diventa alla portata di tutti, gli errori costano meno… 🙂
A partire dall’illuminazione fino alle pompe di movimento, sperimentare da parte dell’hobbista su un acquario da 500 o 1000 litri avrebbe costi enormi, quindi prima abbiamo visto visto i forum di tutto il mondo animarsi per creare accessori miniaturizzati, poi le azienda hanno seguito a ruota e poi le stesse particolari soluzioni sono state offerte per gli acquari di barriera più grandi.
Pensiamo ai LED, ad esempio. Li avremmo mai visti usati su acquari da 500 litri se prima non fosse nato il problema per gli acquari piccoli, dove il calore e l’ingombro giocano un ruolo fondamentale?
Quindi, a mio modesto parere, la miniaturizzazione delle apparecchiature per acquari che riproducono l’ambiente della barriera corallina è stata possibile quasi esclusicamente a causa della enorme popolarità di nano-vasche. Abbiamo tutti accessori meno ingombranti e che consumano meno… - STILE
Anche l’estetica vuole la sua parte… così nuove aziende sono nate per creare piccoli acquari con nuove forme o spazi interni dedicati a nascondere gli inevitabili accessori. E vecchie società si sono ingegnate per modificare alcuni loro prodotti o svilupparne di nuovi dedicati appunto a ospitare dei nano e micro acquarietti.
Ma queste stesse “novità ” sono state e sono tutt’oggi ridisegnate per essere usate anche negli acquari più grandi, così oggi abbiamo tutti la possibilità di allestire acquari più BELLI, più gradevoli alla vista degli ospiti o della nostra famiglia. Sempre più spesso un acquario è apprezzato nel salotto, anche un acquario marino. - Nuovi acquariofili
Da sempre un’annosa discussione all’interno del CIR, il club ittiologico romano di cui faccio parte da tanti anni. La questione è controversa e ruota intorno alla domanda se questi nuovi appassionati rimarranno tali, oppure nel tentativo di allevare degli animali acquarici fra 5 vetri uccideranno tanti pesci per poi allontanarsi dall’hobby. Il mio punto di vista è sempre stato positivo: ho sempre visto nuovi appassionati come nuovi amanti dell’ambiente che matureranno una coscenza ambientale e la diffonderanno, con i quali la natura otterrà globalmnente più vantaggi che svantaggi, con i quali tutto il mercato dei prodotti acquariologici crescerà offrendo a prezzi più bassi prodotti migliori.
Nel caso poi dei nano-reef parliamo di ambienti dove i valori chimici sono importanti… per cui è praticamente impossibile che ci si accosti con superficialità a questi piccoli acquari, come avviene invece spesso per i nano-acquari d’acqua dolce.
Chiudo con 2 nanoreef molto interessanti, 2 piccoli acquari marini da circa 20 litri, entrambi presi dal famoso forum Reef Central ed entrambi creati dall’utente Sandeep: nano-reef 1 e nano-reef 2
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