Mio figlio Lorenzo vuole un acquario “grande”… il piccolo acquario cubico con qualche Guppy e la coppia di combattenti non gli basta, lo cura abbastanza ma rimane molto più affascinato dall’acquario marino del babbo 🙂
Abbiamo quindi trovato un bello spazio nella sua cameretta: 100 x 50 centimetri come dimensioni massime, e quindi trovato un acquario usato con dimensioni 100 x 40 x 55 (altezza) con tracimazione in un angolo (durso compreso), struttura in alluminio con ante sul davanti e SUMP sotto… con un bel vano alto per l’acqua di rabbocco. Insomma un vero acquario marino di oltre 200 litri!
Sto progettando, con il suo benestare, un allestimento semplice, e ci sono infatti dei “paletti” intorno a cui muoversi:
- budget per l’acquisto dell’hardware limitato a 300€: max 200€ per acquario, mobile e SUMP, circa 100€ per pompa/e di movimento e accessori vari
- uso della mia vecchia plafoniera T5 con 2 neon da 39 watt + 2 barre LED blu+viola (usata prima di mettere le plafoniere a LED della e-shine)
- basso mantenimento, quindi appunto luce “media” e consumo elettrico ridotto al minimo (no schiumatoio e no refrigeratore per l’estate)
- poco rumore (i bimbi si addormentano facilmente ma… meglio non esagerare)
Quindi penso di realizzare un alg-acquario, cioè un “acquario marino piantumato”, ricco di alghe (ne ho anche scritto in passato, nel 2010, un piccolo post, perchè è in effetti un allestimento atipico) in particolare Caulerpa prolifera (la racemosa sembra sia la più soggetta al collasso). Non escludo la possibilità di introdurre anche delle piantine di Mangrovia, ma incrociando varie letture sembra che il loro contributo all’utilizzo di Nitrati e Fosfati (i cosiddetti NUTRIENTI) sia molto inferiore a quello dato dalle alghe superiori.
Quindi, riassumendo:
- limitata esportazione di nutrienti, per limitare le integrazioni di elementi e i cambi dell’acqua, e per dare il massimo dei nutrienti alle alghe
- ossigenazione al massimo… anche per superare l’estate senza refrigeratore e le calde temperature romane.
Come ottenerla senza lo schiumatoio? Basterà la fotosintesi delle alghe e il movimento superficiale? Oppure devo usare uno schiumatoio sbicchierato??? - per tenere il PH stabile, nella SUMP ci sarà uno scomparto con l’alga Chaetomorpha con fotoperiodo invertito (luce accesa di notte e spenta di giorno)
- ferro: le alghe ne hanno bisogno… da dove lo prenderanno? C’è modo di dargliene in forma liquida, come si fa negli acquario di acqua dolce? Su un forum americano ho letto di un prodotto chiamato BIOTRACE
P.S.: Ricordo che le alghe “problematiche”, quelle che non vogliamo in acquario, sono di 3 tipi, e anche in questo tipo di acquario vanno tenute lontane… ma dovrebbe essere molto più semplice perchè avranno dei competitor diretti:
- alghe filamentose
- alghe tipo “slime” (non ricordo il nome, sono quelle che ricoprono tutto con una specie di gelatina)
- diatomee
Posto qualche link interessante per quanti vogliano approfondire l’argomento appunto dell’acquario marino “piantumato”, cioè pieno di alghe superiori:
- marineplantbook.com
- Macro algae index
- www.canreef.com/vbulletin/showthread.php?s=a469120e74e8e84f4b4a0f7a14f5fd7b&t=43602
- www.nano-reef.com/topic/234487-the-marine-planted-tank-macro-algae-thread/
- Seaweed.ie :: Michael GuiryÃs seaweed website Beyond the Refugium: Seagrass Aquaria by Sarah Lardizabal
- Beyond the Refugium: A Macroalgae Primer by Sarah Lardizabal
- Photosynthesis and the Reef Aquarium, Part I: Carbon Sources by Randy Holmes-Farley
- Lateral Lines: Macroalgae vs. Mangrove Growth and Nutrient Uptake | Advanced Aquarist’s Online Magazine
- Filtration using Mangroves to macro algae
- practicalfishkeeping.co.u…m.php?news=449
- The Aquarium Refugium
- Mud Bed Aquarium Filtration
27 Ottobre, 2013
Ciao Raffaele,
se il problema è non avere il tempo di avviamento con l’invasione di alghe in successione diatomee-cianobatteri-filamentose e chi più ne ha più ne metta, puoi semplicemente seguire il mio metodo bullet-proof mutuato dagli allestimenti del GARF, l’importante è il substrato (prevalentemente quarzo sugar-size misto a rocce carbonatiche sul fondo) e l’assenza di rocce vive in quantità rilevante (giusto qualcosa di inoculo dei microrganismi); potresti usare uno schiumatoio almeno per il periodo di avviamento (posso prestarlo io senza che lo compri) e per il ferro (so che mi vorrai picchiare) meglio non esagerare con prodotti chimici costosi e di dubbia composizione… di solito serve qualche piccola aggiunta ai primi segni di sofferenza ma niente di che, puoi usare qualsiasi cosa contenente Ferro… e uno stolone di Caulerpa prolifera è qui che aspetta il trasloco 🙂
28 Ottobre, 2013
Ciao Davide, rimandami un link sul metodo GRAF, che non lo ricordo 🙂
La mia idea sarebbe di usare 10 kg circa di corallina che mi è rimasta in cantina + carbonato di calcio per quello che serve per arrivare a 10 cm + 1 kg di sabbia viva dal mio acquario.
Aggiungere poi 10 kg di rocce vive e un’altra decina di rocce morte, per creare un minimo di struttura posteriore più elevata, sempre cercando di farle poggiare il minimo possibile sulla sabbia.
E poi partire con illuminazione 2 ore al giorno, a salire settimana dopo settimana.
Dubbi in effetti sull’ossigenazione, che prevedo bassiana, con solo il movimento superificiale data dalla pompa di movimento e quello dell’acqua in caduta in sump… anche perchè Caulerpa in quantità da subito non ce l’avrò.
28 Ottobre, 2013
Seguo con interesse…
Anche se io lo schiumatoio lo metterei…
Per ossigenare andrebbe benissimo un ossigenatore, o meglio piò ossigenatori a pietra porosa, oppure potresti provare con un oxidator
Danilo
28 Ottobre, 2013
A parte le stime… e il fatto che vorrei fare a meno dello schiumatoio, anche se fosse sbicchierato, questo livello di ossigeno posso misurarlo COME? Solo controllando il PH, credo…
L’oxidator ce l’ho, potrei usarlo in effetti… ma devo prima devo trovare una fonte di acqua ossigenata ad alta percentuale in confezioni “famiglia” 🙂
Ossigenatori elettrici no, fanno troppo rumore.