Allevare fitoplancton in alcuni reattori, per usarlo come cibo vivo per i coralli?

Nannochloropsis salina (alga)Intanto ricordo che “per fitoplancton si intende l’insieme degli organismi autotrofi fotosintetizzanti presenti nel plancton, ovvero quegli organismi in grado di sintetizzare sostanza organica a partire dalle sostanze inorganiche disciolte, utilizzando la radiazione solare come fonte di energia.”
Il Phytoplankton vivo alle volte si trova in vendita anche nei negozi più specializzati nel marino, ed anche online, con prezzo che non ho mai trovato sotto i 12€ al litro, e una dose media prevede circa 20-30 ml per 100 litri d’acqua.
Insomma vale la pena fare un calcolo sulla convenienza, ipotizzando di somministrarlo almeno 2 volte a settimana, e considerando che non credo possa vivere in frigo più di 3-4 settimane (se ne sapete più di me… i commenti sono qui sotto apposta!).
Linko anche il mio precedente articolo sulla costruzione di un reattore di fitoplancton o il suo acquisto (ormai si trovano abbastanza facilmente in moltissimi negozi di accessori per acquario) per iniziare appunto una coltura di microalghe in sospensione.
In passato ho provato personalmente a tenere in vita una coltura di Chlorella, forse la più facile, che si tiene in acqua dolce. E ci sono riuscito per qualche mese, poi la cultura è collassata, probabilmente mi sono impigrito e lentamente ho abbassato la guardia rallentando la cura per questo allevamento casalingo.
Questa volta mi piacerebbe provare a riprodurre la Nannochloropsis salina oppure la oculata, che vive in acqua salata ed è fra le più piccole, infatti le dimensioni di quest’alga variano da 2 a 6 micron, quindi per i coralli è un buon alimento, così come per lo zooplancton che vive nell’acquario e dovrebbe riprodursi più velocemente sommonistrando quest’alga.
La temperatura dovrebbe essere superiore ai 16°, ma è proprio la minima, meglio rimanere fra i 20 e i 24° centigradi.

Alimenti concentrati per microalghe (in pratica, fertilizzanti), dove comprarli???
I macronutrienti principalmente presenti devono essere, il Nitrato (No), il Fosfato (Po, in rapporto però 15 a 1) ed il Ferro (Fe), affiancati da micronutrienti come: Zinco (Zn), Cobalto (Co), Manganese (Mn) ecc., ed infine le vitamine.
Un prodotto mi sembra si chiami Microalgae Grow – Aquaculture Supply, commercializzato mi sembra dalla SCUBLA (o meglio ERA da loro distribuito, sembra non lo commercializzi più… non saprei dovre trovarlo in Italia, quindi)
Alcuni usano del normale fertilizzante da giardino per piante verdi, dosato 1,5 ml per litro di coltura, SOLO se queste però vengono usate per alimentare rotiferi o altro zooplancton, altrimenti per somministrare direttamente il fito nell’acquario marino bisogna usare fertilizzanti meno ricchi di “robe non identificati”, quindi pochi elementi chimici e solo quelli.

Le micro-alghe seguiranno il cosiddetto “ciclo algale“, per cui non è pensabile avere un reattore sempre con la stessa coltura, come minimo ne servono 2, ma meglio ancora più di 2, così da iniziare una coltura, prelevare un inoculo per la seconda, perchè così quando la prima sarà collassata avremo la seconda in pieno sviluppo e potremmo riprendere il ciclo. Con solo 2 bottiglie non ci possiamo praticamente permettere errori…

  • Fase 1: latenza o adattamento, dura 24 ore e le cellule si adattano al nuovo ambiente
  • Fase 2: sviluppo, in questa fase si raggiunge il picco di riproduzione delle cellule dura 3-4 giorni
  • Fase 3: stazionaria, in questa fase le cellule smettono quasi di riprodursi dura 7-10 giorni
  • Fase 4: finale, le cellule incominciano a morire (fine del ciclo)

Le colture di fitoplancton vanno agitate almeno una volta al giorno, per evitare sedimentazioni, e soprattutto è necessaria molta accortezza nel maneggiare tutto ciò che entra a contatto con le culture, basta poco a introdurre degli organismi antagonisti che rovinino tutto! Teoricamente dovremmo operare in un abiente sterile… ma proprio perchè impossibile in casa è preferibile fare attenzione E usare più bottiglie separate così che anche perdendone qualcuna ci siano le altre a portare avanti la coltura di Phytoplankton.

 

Approfondimenti:

http://www.aiam.info/index.php/rubriche/riproduzioni-ed-allevamento/149-il-plancton-fatto-in-casa

2 Comments

  1. Secondo me il fito andrebbe dosato giornalmente, ed è ottimo soprattutto per alcuni coralli filtratori, diciamo in pratica tutti i coralli molli e la maggior parte degli lps. Gli sps invece ne beneficiano in maniera minore.

    La cosa migliore sarebbe, potendo, di somministrare zooplancton vivo, io l’ho fatto e la reazione dei coralli duri è stata incredibile, peccato che però lo zooplancton sia ingestibile se non a fronte di un dispendio di tempo ed energie abbastanza alto.

    Tornando al fito io so che si mantiene in frigo attorno ad un mesetto, come hai detto tu… ma che in ogni caso con un reattore di fitoplancton si riesce a mantenere viva una colonia e ad utilizzarla senza doversi impegnare troppo.

    Mi raccomando tienici informati sugli sviluppi.

    Danilo

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    • Admin

      Il fito si può fare, già provato, sicuramente è alla portata di tutti… però al momento lo comprerò da Aquazone dietro casa, almeno fino a Natale, poi decido se destinare un acquarietto da 40 litri in bagno a contenere qualche bottiglia per la causa fitoplancton

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